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Il calcio negli stadi di periferia, dove la magia tocca l’apice

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L’urna ha regalato a tre ticinesi sfide casalinghe di alto livello: il Taverne ospita questa sera i sangallesi del Wil, il Mendrisio accoglierà domani il Lucerna e domenica il San Gallo fa visita al Malcantone

da Corriere del Ticino (Manuel Arrigo)

Sta per iniziare la magia della Coppa Svizzera. Una competizione che negli ultimi anni ha guadagnato un posto particolare nel cuore dei calciofili ticinesi, anche grazie alle tre finali di fila conquistate dal Lugano. Ma la Coppa non è solo questo. È anche le sfide insolite, le sorprese, i «Davide contro Golia», e via dicendo. Insomma, il calcio della gente. E proprio nell’anno della sua 100. edizione, la Coppa Svizzera ha voluto fare un regalo a tre squadre regionali, che ospiteranno sui loro campi alcune tra le squadre più competitive del panorama elvetico. «In paese si inizia a percepire che sta per accadere qualcosa di inusuale. Queste sono le partite che racconterai ai tuoi figli. Sono incontri epici, che tracciano la storia di un club di categoria inferiore come il nostro. Ma, sono sicuro, anche per le squadre di Super League è qualcosa di speciale andare a giocare in campi periferici. Sì, è la magia della Coppa», esprime perfettamente Amedeo Stefani, allenatore del Mendrisio.

"Qui con merito"
Allo Stadio Comunale di Mendrisio, domani alle 18, arriverà in effetti il Lucerna, squadra del massimo campionato svizzero. «Ci siamo meritati di giocare questa partita – continua l’allenatore –, perché per il secondo anno di fila abbiamo vinto le partite di qualificazione e siamo entrati nel tabellone principale. Il sorteggio con i lucernesi ci garantisce anche una buona cornice di pubblico. I tifosi ospiti saranno in 400/500 secondo le stime, e penso che i nostri sostenitori saranno almeno altrettanti. La nostra struttura, comunque, è attrezzata e ha già vissuto partite simili». Già. Magari alcuni tra voi ricordano l’edizione della stagione 1982/83, quando il Mendrisio sconfisse il Basilea per 2-1 agli ottavi di finale tra le mura amiche. Ma bissare quell’impresa, sarebbe possibile? «Naturalmente giocheremo con una squadra fortissima, attrezzata per finire nella prima metà di classifica in Super League. Noi cercheremo di rendere loro la vita più difficile possibile, dando il nostro meglio».

Osservatori a Cornaredo
La preparazione, assicura mister Stefani, si sta svolgendo comunque a regola d’arte: «Abbiamo avuto modo di seguire il match di domenica scorsa a Cornaredo, quando hanno battuto il Lugano. Abbiamo quindi raccolto qualche informazione utile e cercheremo di affrontare la sfida nel modo più professionale possibile, sempre nei limiti delle nostre capacità». Questo nonostante anche il caldo torrido e le vacanze, che complicano ulteriormente l’avvicinamento alle partite ufficiali di agosto.
Il Mendrisio, inoltre, ha già iniziato la stagione in Prima Lega. «È il nostro secondo anno in questo campionato. Cercheremo di dare filo da torcere a tutti, e penso che disponiamo di una buona rosa per riuscirci». Nella prima partita disputata, persa 0-1 contro il Freienbach, sono stati vittima di un caso più unico che raro: «Un giocatore avversario è stato ammonito due volte, ma non è stato allontanato dall’arbitro. Il nostro ricorso è ancora in attesa di un giudizio finale, ma siamo fiduciosi che la partita potrà essere rigiocata»