Il nuovo acquisto del Mendrisio Martorana racconta i suoi obiettivi per questa stagione.
da L'Informatore (Edizione N°29, 21 luglio 2023)
Mattia Allevi) Tornato in Ticino dopo la breve esperienza in Prima Lega con la maglia del Coffrane, Matteo Martorana è uno dei cinque nuovi volti che si sono aggiunti alla corte di Amedeo Stefani e del club del Magnifico Borgo per la nuova stagione in Prima Lega. L’ala 21enne si è già messo in luce al 1° Trofeo Memorial Augusto Chicherio realizzando dal dischetto, al termine dello 0-0 scaturito dopo 45’ con il Paradiso, il quarto rigore nella serie poi persa 8-7. I momò però si sono subito riscattati conquistando di misura per 1-0 la finalina per il terzo posto contro il Gambarogno-Contone, grazie al sigillo di Riccardo Bini.
Matteo, quali sono le tue prime impressioni a qualche settimana dal tuo arrivo?
Finora è andato tutto bene, ho trovato un bel gruppo e una bella squadra.
Sabato scorso il tuo esordio a Bellinzona con la rete dagli undici metri
Sì è vero, ho preso la decisione di andare a calciare nonostante la stanchezza e sapendo che il portiere del Paradiso Miodrag Mitrovic mi conosceva dopo l’anno giocato insieme a Chiasso, ma mi sono comunque detto “dai andiamo!”.
Mentre del gruppo momò conoscevi già qualcuno?
Dello staff tecnico solo il viceallenatore Sandro Reclari, mentre della squadra conosco alcuni dei nuovi arrivati, vale a dire Francesco Nicastri, che giocava con me a Chiasso quando eravamo bambini e Stefano Cossu con cui abbiamo condiviso qualche stagione al Team Ticino. Infine, di quelli già presenti in rosa l’anno scorso solo Numa Felici.
Cosa pensi di poter dare al reparto offensivo?
Spero di arrivare almeno a una decina di reti, la doppia cifra è il mio obiettivo personale di questa stagione. Non ho mai fatto tanti gol, diciamo che ho sempre preferito gli assist, però quest’anno voglio diventare più decisivo sottoporta.
Qual è la tua migliore qualità tecnica che vedremo al Comunale?
L’ultimo passaggio, ovvero l’assist all’attaccante e poi soprattutto il dribbling.
Arrivi da sei mesi con il Coffrane, che esperienza è stata in Svizzera francese?
È stata un’avventura nuova, ovviamente prendere la decisione di partire non è stato facile dopo quello che era successo a Chiasso, però mi son trovato bene ed è stata un’esperienza di vita che mi ha sicuramente aiutato a crescere.
A proposito del Chiasso, come hai vissuto gli ultimi mesi prima del fallimento?
È stata dura, soprattutto quando a gennaio avevamo capito la direzione che si stava prendendo. Per uno come me nato e cresciuto in quella città non è stato semplice, però sono ancora giovane, sono cose che accadono e bisogna guardare avanti.
Non hai pensato di ritornare a giocare con i rossoblù?
Sì (ride ndr), però partendo da così in basso forse non era il momento. Voglio fare ancora tanta esperienza in giro per il mondo e chissà in futuro, se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile...
E quindi la scelta del Mendrisio..
La società era da un annetto che mi corteggiava, ho parlato con la dirigenza e il progetto mi ha convinto sin da subito. Qui è comunque una piazza importante in cui giocare a calcio e dopo aver fatto l’esperienza in terra neocastellana avevo bisogno di tornare di nuovo vicino a casa.