Skip to content

Operazione risalita: Mendrisio pronto a combattere

Antoine-Rey-Mendrisio-Lucerna-calcio-ticinese-scaled

L’alfabeto di Calcio Ticinese: O come… Operazione risalita. Paradiso, Lugano U21 e Mendrisio pronte a combattere

da Calcio Ticinese (Simone Belluzzi)

I primi quattro mesi di competizione hanno regalato tante piacevoli sorprese ma anche qualche delusione per il calcio ticinese. Chi si aspettava un campionato di Prima Lega Promotion combattuto e ricco di emozioni non è rimasto deluso. Chi si attendeva che tra le protagoniste nella lotta per la promozione ci fosse anche il Paradiso, invece, sì. Già, perché dalle parti di Pian Scairolo non tutto è andato come previsto. Il sogno Challenge League, pur presente nelle intenzioni, è svanito lentamente giornata dopo giornata. Ci si riproverà, forse, ma non in questa stagione. La priorità ora è il mantenimento della categoria, scenario che sembrava remoto ma che si è materializzato dopo un rendimento più fatto di bassi che di alti.
Dopo tre vittorie, un pareggio e due sconfitte nelle prime sei gare, qualcosa si è rotto. Da metà settembre a fine novembre, a Paradiso è successo di tutto: otto sconfitte e appena due pareggi. Troppo poco per chi ci aveva abituati a sognare in grande, ma troppo per evitare di ascoltare i segnali che indicavano un cambiamento. Così, Giuseppe Sannino ha deciso (o, almeno, così dice il comunicato) di fare un passo indietro a fine settembre. Panchina affidata a Simone Bentivoglio. Anzi, no. L’allenatore italiano ha accettato l’incarico, ma nella notte, poche ore prima del primo allenamento, è scomparso. Puff, svanito e ripensamento improvviso per la sorpresa di tutti. Poco male, perché il Paradiso riesce in tempo zero ad accaparrarsi Manuele Blasi, ex giocatore dall’importante passato in Serie A ma ancora alla ricerca di consacrazione come allenatore. Le prestazioni non mancano, i risultati sì. Tuttavia, con pazienza e senza drammi, il Paradiso si è sbloccato nelle ultime giornate del 2024, battendo lo Zurigo U21 e vincendo il derby contro il Lugano U21. Due successi che hanno portato i biancoverdi fuori dalla zona rossa – a discapito proprio del Lugano – e acceso la speranza di un ritorno più sereno e fruttuoso nel nuovo anno. Anche in casa Lugano U21, gli ultimi quattro mesi del 2024 potevano indubbiamente regalare maggiori soddisfazioni. Certo, la rottura un mese prima dell’inizio del campionato con Ludovico Moresi e Dario Rota non ha giovato a un rodaggio rapido di un gruppo di giovani voglioso di mettersi in mostra. Sulla panchina bianconera ecco Sergio Zanetti, fratello del più famoso Javier. L’argentino porta idee nuove, ma parte in folle: sei sconfitte consecutive prima di sbloccarsi. Trovati i primi tre punti sono arrivate altre due vittorie e due pareggi. Guariti? Quasi. Nelle ultime sei prima del “letargo” invernale, la U21 del Lugano ha collezionato tre battute d’arresto, due pareggi e una vittoria. Per un totale di 16 punti e la triste etichetta di fanalino di coda con la prima posizione utile “lontana” solo un punto. Le qualità, di certo, non mancano. E allora, le ticinesi in Prima Lega Promotion cercano il riscatto. 

Un discorso simile a quello del Paradiso può essere fatto per il Mendrisio di Amedeo Stefani. Dopo il buon sesto posto della scorsa stagione – la prima dopo il ritorno in Prima Lega Classic – la squadra biancorossonera aveva iniziato l’annata con rinnovate ambizioni. Tuttavia, il campionato si è rivelato un percorso accidentato: 16 partite, appena tre vittorie e un penultimo posto in classifica con soli 12 punti. L’obiettivo concreto è ora la salvezza, ancora assolutamente alla portata, visto che il Linth 04, terzultimo e attualmente salvo, dista solo tre punti.
Il problema principale risiede nella costruzione del gioco e nella finalizzazione. Se la fase difensiva ha retto, con 22 gol subiti che non rappresentano un dato affatto disastroso, i soli 12 gol realizzati sono un segnale d’allarme che non può essere ignorato. Serve una svolta, mentale ancor prima che tecnica o tattica. Questo inverno dovrà essere un momento di riflessione profonda per la squadra e per l’intera società, per trovare le motivazioni giuste a preservare la categoria.