Che bella storia questo Mendrisio
Già, che bella storia questo Mendrisio e se vi chiedevate dove erano finite le storie che vengono pubblicate nella rubrica “L’angolo del tifoso”, che appare sul sito ufficiale del Football Club Mendrisio, beh…c’è una ragione semplicissima: è un periodo di lavoro intenso e ho dovuto accantonare la scrittura per un po’. Ma ci sono, anzi, ci siamo ancora e ci siamo sempre stati sugli spalti a sostenere la squadra e che squadra!
In pochi eravamo a Cham, quando il nostro Mendrisio ha perso. Eravamo pronti già sabato ma, se alle nostre latitudini splendeva il sole, in Svizzera interna invece nevicava a tal punto che hanno dovuto rinviare la partita al mercoledì sera successivo. Che trasferta amara, Stefano Gibellini che si infortuna dopo soli venti minuti, loro che giocano con giocatori che militano in due leghe superiori, i punti di distacco sulla seconda in classifica che in un attimo si assottigliano in maniera importante. Che serata storta e che giornata quella successiva. Amareggiati dalla sconfitta, ci siamo portati addosso la fatica del non essere più giovani.
Ma neanche il tempo di riprendersi ed era già sabato. Il sabato con la S maiuscola e che ci vedeva impegnati a Zugo in un scontro al vertice. La nostra prima trasferta in pulmino con due auto al seguito: un piccolo successo per noi. Per l’occasione avevamo preso degli spara coriandoli con i colori della società. Un colpo di vento li ha mandati sui balconi dei palazzi vicini dove, probabilmente, gli inquilini ancora non hanno capito da dove siano arrivati.
Che Mendrisio! Ancora rivedo il dribbling secco del solito “Bubu” Mascazzini che fa partire un tiro a giro alla fine di una partita tesa. 83 minuti sul cronometro, palla sul secondo palo e goal! Abbiamo visto una squadra che ci crede, che lotta insieme, che soffre unita e che vince! 1 a 0 in trasferta e tutti a casa senza voce! Per continuare a sognare, al Comunale con il Brunnen vinciamo 2 a 0 la partita successiva. Altri tre punti in cascina.
E poi…un altro crocevia che ci porta ad Ascona il mercoledì sera successivo. Sarà il clima da derby, sarà che volevamo vincere, sarà che abbiamo preso un goal al terzo minuto…sarà quel che sarà, ma abbiamo visto una squadra con gli attributi, capace di rialzarsi e schiacciare l’avversario. Il risultato finale di 4 a 2 non racconta la difficoltà che ha incontrato la squadra. Tutti i giocatori sarebbero da menzionare con un pensiero dedicato. Dalla splendida prestazione di Axel De Biasi, alla sontuosa prova sulle fasce da parte di Paulin Damo e Alex Okaingni. Una difesa solida e un centrocampo compatto. Riccardo Bini da solo fa reparto in attacco e si rivede anche Gibellini che mette minuti nelle gambe in vista della corsa finale verso la vittoria. Noi, a bordo campo, abbiamo dato vita a un gioco di luci e colori, proprio come a una festa, perché quello è stato. Una festa, la nostra festa!!
Ma questa volta voglio iniziare a dedicare un pensiero personale, a turno, a ciascun giocatore. Inizio da te, Numa.
Perché? Beh, da qualcuno bisogna partire e perché ci stai provando da qualche partita a buttare quella palla dentro e il cuore oltre l’ostacolo: ci hai provato a Cham e per poco non ti riesce il goal che avrebbe cambiato la partita, ci hai provato a Zugo, fuori di poco, con l’Ascona hai fatto fare bella figura al portiere…insomma, sta maturando il goal, lo sentiamo nell’aria. Dedico a te questo primo pensiero perché sei giovane e bravo, perché ci piace la tua grinta e la tua tenacia, perché come tanti altri giovani hai bisogno di sentirti appoggiato e supportato anche da noi. E allora noi ci siamo, ci siamo per te, ci siamo per tutti voi! Finirà l’astinenza e ti aspettiamo sotto alle nostre bandiere quando finalmente riuscirai a liberare quel grido che ti si è bloccato in gola: GOAAALLL!!
Che bella storia questo Mendrisio. Siamo orgogliosi di farne parte, grazie ragazzi! Ci si vede sugli spalti! A chi dedicheremo il prossimo pensiero personale? Scopritelo al prossimo appuntamento..
A presto
GiK