Il valore di una cena: come nasce un'idea
Siamo in pochi, è inutile dirci cose diverse. Il gruppo PASSIONE MENDRISIO conta per ora una presenza fissa di quattro o sei persone sugli spalti dietro lo striscione. Forse impattiamo meglio in trasferta, dove anche altre persone vicine alla squadra si avvicinano e in quel momento sembriamo qualcuno in più! Ma tant’è, questa è la realtà e in questo contesto abbiamo deciso e scelto di esserci.
Essere in pochi però, non vuol dire per noi fare di meno. Anzi, mi hanno insegnato che se vuoi fare qualcosa, per grande o piccolo che esso sia, bisogna metterci comunque sempre impegno, costanza e andare fino in fondo. Con questi principi ci siamo chiesti durante un'amichevole cosa potevamo fare per sostenere questa magnifica squadra che ci fa viaggiare per tutta la Svizzera.
Tra le cose che ci sono venute in mente abbiamo pensato a qualcosa di interessante da proporre in una prossima partita esterna ma il problema, come troppo spesso e in tanti ambiti accade, ricade sul semplice aspetto economico. Essere un gruppo di piccole dimensioni comporta che le spese vengano suddivise tra i pochi partecipanti. Per adesso la questione non ci spaventa e le ultime tre bandiere - di cui una non ha ancora fatto il suo esordio - ne sono la fedele testimonianza. All’occasione ci sta un intervento da parte di un privato che può sopperire alla difficoltà momentanea ma, un altro insegnamento che mi ha dato la vita, è quello che per essere una realtà sana con una visione lungimirante bisogna creare qualcosa tale da essere in grado di autosostenersi nel tempo.
Quindi mentre guidavo durante un viaggio mi sono soffermato sulla questione: come creare una micro economia che possa dar vita a un inizio di autosostentamento senza ricorrere a sponsorizzazioni private? E come questo possa conciliare con l’idea di fare ed essere gruppo? Il viaggio era lungo cosi come le idee che mi sono affiorate in testa, ma una mi ha convinto più delle altre (che comunque terremo pronte per altri momenti).
Una cena a sostegno del gruppo! Questa idea permetterebbe una serie di sviluppi positivi che si vanno a inanellare con una semplicità che ho trovato sin da subito interessante. Ci avvicina alla squadra e alla società e contemporaneamente permette a loro di avvicinarsi ai vari partecipanti, di farsi conoscere come persone oltre che come calciatori e dirigenti.
E l’aspetto economico? Beh, è subito oltre il romanticismo del momento di distrazione collettiva. Un ristoratore, un amico simpatizzante del Mendrisio, ha accettato che una parte dell’incasso venga devoluta alla cassa del gruppo. Tra l'altro sarà lui stesso a prepararci il panino/pizza che includeremo nel costo richiesto per le trasferte. Una simpatizzante che, non potendo partecipare per questioni di lavoro, sostiene realmente e come può il fatto che qualcun altro possa esserci e tifare anche per lui.
Cosa ne faremo di queste entrate? Una parte andrà a costituire un fondo a sostegno a favore di quelle persone che non hanno un’economia che gli consente di venire a sostenere con noi la squadra (studenti, perdita di lavoro, pensione minima,…), mentre con il restante proveremo a stupire i giocatori del Mendrisio..
Sì, proveremo a farli voltare e sentirsi orgogliosi di far parte di questa squadra, di questa città e dei loro tifosi. Proveremo a far si che non si sentano soli. Proveremo a incuriosire anche qualche timido tifoso e farlo avvicinare al nostro sano modo di sostenere la squadra. Proveremo ad essere il 12esimo uomo in campo, magari piccoli in termini di numeri, ma sicuramente grandi in termini di PASSIONE.
PS: il caso, il karma o quel che volete. Ero al ristorante citato qualche riga sopra e mi si avvicina un amico “ehi, ma tu sei nel gruppo PASSIONE MENDRISIO? Ho un regalo per te”: un megafono professionale, che da quel momento si è subito aggiunto al nostro piccolo inventario. Grazie N’Jel.
A presto.
GiK