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Brancher sempre in campo: “Sudare per Mendrisio è speciale”

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Il più utilizzato nel girone d’andata: “Abbiamo il merito di non esserci disuniti”

da L'Informatore (Edizione N°49, 6 dicembre 2024)

Riccardo Vassalli) L’inverno è arrivato anche per il Mendrisio, al penultimo posto del Gruppo 3 di Prima Lega. Il 2024 è stato salutato con una (bella) vittoria. Necessaria per la classifica, ma anche per gli umori. Un’iniezione di fiducia e consapevolezza per iniziare con il piede giusto il girone di ritorno. Tra le note positive dei momò in questa prima parte di stagione spicca il nome di Fabio Brancher, motorino instancabile e giocatore più utilizzato da mister Amedeo Stefani in tutta l’andata. Con 1'602 minuti all’attivo (18 presenze su 18) e due gol realizzati, Brancher guida la speciale classifica dei “più utilizzati” davanti a Riccardo Rossini (1'530 minuti) e Noel Kabamba (1'440 minuti). Con il più impiegato del Mendrisio abbiamo scambiato due chiacchiere tra un’andata difficile e il suo rendimento personale.

Fabio, il 2024 si è chiuso in crescita. Ma servirà di più nel ritorno. Che andata è stata dal tuo punto di vista e quali gli elementi da “conservare” nel nuovo anno?
“È stata una prima parte di stagione piena di difficoltà e nella quale abbiamo avuto il merito di non disgregarci come gruppo continuando a lavorare con il sorriso. Al ritorno servirà aver metabolizzato gli errori fatti nella prima parte e iniziare fin da subito a fare punti, per dimostrare a noi stessi in primis di essere un gruppo maturo”.

Sei il giocatore più utilizzato. Soddisfatto del tuo rendimento?
“Devo dire di essere contento per quanto mi riguarda. È per me un onore sudare per questa maglia e lottare insieme a questo gruppo di ragazzi”.

Sempre in campo e con due gol all’attivo. Più bello segnare o fare l’assist?
“Onestamente, segnare mi dà quel brivido in più. Ma sono d’accordo che, per il ruolo che faccio, dovrei e vorrei servire più assist ai compagni. Su questo, c’è da migliorare (ride, ndr)”.

Non è mai mancato l’affetto dei tifosi, vuoi dire loro qualcosa?
“Un grande grazie a tutti coloro che ci sostengono al Comunale è doveroso. Sono il nostro giocatore in più. E poi che dire della nuova curva: questi bambini sono incredibili. L’unico peccato è averli fatti godere in poche occasioni questi primi mesi”.

Chi non può mancare nello spogliatoio del Mendrisio?
“Sono diverse le figure di riferimento nel nostro spogliatoio. Penso a Martinelli, Rey, Kabamba, Rossini, ma solo per citarne alcune”.

Con chi hai legato di più?
“Devo dire che ho un bel rapporto con tutti i compagni. Passiamo molto tempo insieme anche fuori dal campo con tutto il gruppo. Ma quelli con cui ho più legato sono Numa Felici e Stefano Cossu”.

Durante l’inverno, oltre a tenerti in forma, hai qualche passione che coltivi fuori dal campo?
“Amo lo sport in generale. Approfitterò della pausa per nuotare, correre, giocare a padel e fare qualche calcetto con gli amici”.

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